Universitari in crisi: più pendolari, meno lavoratori - Studentville

Universitari in crisi: più pendolari, meno lavoratori

E' quanto si evince dalla ricerca effettuata da Eurostudent
Universitari in crisi: più pendolari, meno lavoratori

Quanto è dura l’università in tempi di crisi. Lo sanno bene gli studenti che in questi anni stanno affrontando il percorso accademico. Difficoltà immortalate dalla ricerca condotta da Eurostudent, che in queste ore ha diffuso i dati raccolti dalla sua settima indagine.

Su quattro studenti, si legge nella ricerca promossa e co-finanziata dal Miur, tre vivono a casa dei genitori, due di questi, però, sono costretti al pendolarismo per raggiungere l’università.

Oltre la metà degli studenti ha scelto di frequentare l’università di un’altra città. Decisioni che riflettono, in tempo di crisi, la volontà, da parte delle famiglie, di creare occasioni ai propri figli tramite studi universitari, favorendo così la scalata sociale.

Tanti i ragazzi che dal sud si trasferiscono al nord per motivi di studio. ‘Ciò contribuisce  a spiegare perché in questi anni la riduzione delle immatricolazioni abbia riguardato in maniera differente i percorsi disciplinari e le sedi di studio è perché sia cresciuta la cosiddetta ‘emigrazione per studio’ dal Sud al Centro-Nord. Un fenomeno, quest’ultimo, che tende ad accentuare pericolosamente il divario Nord-Sud’, spiega l’indagine.

In aumento gli studenti provenienti dai ceti medio-alti, mentre è sempre più rara la figura dello studente-lavoratore. In Italia la percentuale è scesa del 30% negli ultimi tre anni, con picchi nel nord-est del 40%.

‘La riduzione del lavoro fra gli studenti è riconducibile principalmente alla crisi occupazionale che ha toccato i giovani’, si legge nella ricerca.

Anche il capitlo borsa di studio segnala una percentuale in picchiata. Rispetto all’anno accademico diriferimento, l’ha ricevuta solo il 10%.

Dati così commentati da Mario Panizza, rettore dell’Università degli Studi Roma Tre, ascoltato dall’agenzia Adnkronos. ‘I dati della ricerca Eurostat non fanno che confermare che in Italia non si investe abbastanza nella cultura. e nella ricerca. Sarebbe fondamentale aumentare le risorse per lo studio universitario, in particolare a quei studenti costretti al pendolarismo’.

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