Voti più alti alle ragazze e agli studenti benestanti - Studentville

Voti più alti alle ragazze e agli studenti benestanti

Secondo uno studio dell'organizzazione internazionale per lo sviluppo economico i professori assegnerebbero voti più alti alle ragazze e agli studenti di ceto più alto.
Voti più alti alle ragazze e agli studenti benestanti

Ragazze e studenti di "buona famiglia" favoriti a scuola – Notizia triste, ma attesa. Lo studio Ocse basato su test accreditati non fa altro che confermare un problema di cui associazioni studentestesche e genitori si lamentano da anni: "Gli insegnanti favoriscono le ragazze e gli studenti benestanti o provenienti  da ambiti socio-culturali più favorevoli".

Meritocrazia, questa sconosciuta – Una vera e propria forma di discriminazione quindi, che non lascia spazio alla meritocrazia. A parità di studio, infatti, di merito, e di impegno, studenti di sesso maschile, o di famiglie meno abbienti, otterranno un voto sempre inferiore rispetto a quello di una studentessa, o di chi proviene da una famiglia di ceto elevato. Che tristezza!

Parliamo di voti – Dare un voto non è mai una cosa semplice. I professori sono umani (quasi tutti) soggetti quindi all'errore, ma d certo un comportamento discriminatorio più o meno consapevole non è accettabile. "Lo scopo principale dei voti   è quello di promuovere l'apprendimento degli studenti, informandoli dei loro progressi, attirando l'attenzione degli insegnanti sui bisogni educativi dei loro studenti e, infine, attestando il livello di competenza valutata dagli insegnanti e dalle scuole". Ma i docenti sembrano "anche basare le loro valutazioni su altri criteri". Il test Pisa "ha dimostrato che le istituzioni educative e gli insegnanti ricompensano costantemente caratteristiche degli studenti che non hanno relazione con l'apprendimento". Prof che delusione!

Discriminazione, compromette il futuro dei ragazzi – L'Ocse non definisce questo trend "preoccupante" perché può penalizzare gli studenti anche nel loro futuro scolastico e professionale. Sono state individuate due problematiche: "Da una parte, gli studenti  –  spiegano dall'Ocse  –  fondano sovente le loro aspirazioni, in termini di studi e di carriera, sui voti che ottengono a scuola; da un'altra parte, i sistemi educativi utilizzano i voti nella selezione degli studenti per l'accesso ad un indirizzo di studi e, successivamente, per l'accesso all'università"

 

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