L’Università Statale di Milano ha ospitato un significativo convegno organizzato dall’Unione Giovani Ebrei d’Italia (UGEI), in collaborazione con diverse associazioni studentesche tra cui Studenti per la Libertà, Siamo Futuro Milano e Studenti Liberali. L’evento, intitolato ‘Vogliamo studiare! Contro le occupazioni violente e l’odio per Israele raccontiamo il nostro viaggio’, si è svolto presso la sede di via Festa del Perdono.
L’iniziativa, che ha visto anche la partecipazione dei giovani di Forza Italia e della Lega, si è proposta come momento di confronto e dialogo sulle recenti tensioni nel contesto universitario.
Protesta Studentesca e Reazioni dei Collettivi
Un gruppo di studenti pro-palestinesi ha manifestato all’esterno dell’aula universitaria, sventolando bandiere palestinesi e scandendo slogan come “Fuori i sionisti dall’università” e “Palestina libera”. I manifestanti hanno contestato l’evento attraverso il megafono, dichiarando la loro opposizione a quella che considerano una complicità nel conflitto e denunciando presunte violazioni dei diritti umani.
La situazione si è ulteriormente inasprita durante un confronto con il giornalista Klaus Davi, esponente della comunità ebraica, che ha sollevato la questione degli ostaggi israeliani ancora prigionieri. I manifestanti hanno risposto con accuse riguardanti il numero delle vittime del conflitto, creando momenti di forte tensione.
La protesta ha evidenziato una profonda divisione ideologica all’interno dell’ambiente universitario, con i collettivi che hanno ribadito la loro posizione contro quello che hanno definito un evento “non appartenente alla comunità studentesca”.
Interventi Istituzionali e Impatto sul Clima Universitario
Il direttore del Museo della Brigata Ebraica ha formalmente richiesto l’intervento della Commissione comunale contro l’odio, sottolineando come la situazione alla Statale richieda un’attenzione immediata.
A supporto degli studenti pro-Israele, Ilan Boni, vicepresidente della comunità ebraica di Milano, ha espresso preoccupazione per i tentativi di silenziare una manifestazione pacifica, pur riconoscendo che si tratta di una minoranza rumorosa.
L’intervento della Digos e della sicurezza interna dell’ateneo, che hanno impedito l’accesso all’aula del convegno ai manifestanti, ha evidenziato la necessità di bilanciare libertà di espressione e sicurezza nel contesto universitario. La situazione ha sollevato interrogativi sulla gestione degli spazi di dibattito all’interno dell’ambiente accademico.
Fonte immagine: La Statale News