Il 3 novembre 2025 il ministero dell’Università (Mur) ha inoltrato una nota alla Crui con un avviso ufficiale: prestare massima cautela verso comunicazioni e titoli provenienti da istituzioni estere «a rischio». Il Mur, su segnalazione del Centro di informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche (Cimea), ha evidenziato un caso specifico e ha richiamato i rettori a vigilare sull’affidabilità delle università straniere non accreditate. Richiama inoltre responsabilità e misure preventive.
Il caso Goražde e il cambio di denominazione dell’ateneo
L’istituzione segnalata dal Mur è la cosiddetta International University in Goražde, già al centro di indagini per il rilascio di titoli falsi. Recentemente l’ateneo avrebbe adottato una nuova denominazione, presentandosi come American Northwest University of Health Science and Technology o Northwestern University of Health Sciences and Technology.
Nonostante il cambio di nome, la nota del Ministero e la segnalazione del Cimea evidenziano che l’ente non risulterebbe accreditato presso le autorità competenti, mettendo così in dubbio la validità dei suoi titoli.
La normativa e il mancato accreditamento in Bosnia-Erzegovina
L’autorità competente citata nella nota del Mur è l’Agency for Development of Higher Education and Quality Assurance of Bosnia and Herzegovina. La lettera segnala che l’istituzione «non risulterebbe avere gli accreditamenti necessari» presso questa autorità: ciò implica l’assenza dei riconoscimenti formali e l’impossibilità di attestare conformità ai criteri normativi nazionali bosniaci.
La fonte specifica il mancato possesso degli accreditamenti ufficiali.
Il valore legale dei titoli e le ricadute in Italia
I titoli rilasciati dall’istituzione non hanno valore legale in Italia: la nota del Mur avverte che “i titoli e le qualifiche da essa rilasciati «non hanno alcun valore legale»”. Di conseguenza tali titoli non possono essere riconosciuti in Italia, perché non conformi alla metodologia nazionale di valutazione e ai principi della Convenzione di Lisbona.
Questo comporta per studenti e laureati l’impossibilità di ottenere riconoscimenti formali, iscrizione a ordini professionali o validazione per proseguire studi o carriere nel nostro paese ufficialmente.
Il ruolo degli atenei: raccomandazioni e responsabilità
Il Mur raccomanda ai rettori, nella lettera inviata alla Crui, di mantenere la massima cautela e vigilanza verso comunicazioni e richieste provenienti da istituzioni «a rischio». Si invita gli atenei a verificare con attenzione l’origine e l’accreditamento dei titoli stranieri, a sospettare riconoscimenti automatici e a segnalare alle autorità competenti eventuali casi dubbi, limitando così il rischio di validare certificazioni prive di valore legale, e ad aggiornare le procedure interne.
La verifica delle equivalenze e risorse informative per studenti
La verifica delle equivalenze è fondamentale: fare riferimento a enti ufficiali come il Centro di informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche (Cimea) permette di accertare la legittimità dei titoli esteri. Studenti e famiglie devono richiedere controlli ufficiali prima dell’iscrizione.