Affitti alle stelle per gli studenti fuori sede: nel 2025 la media supera i 440 euro al mese

Affitti alle stelle per gli studenti fuori sede: nel 2025 la media supera i 440 euro al mese

Alloggi per studenti, prezzi in aumento e discriminazioni negli affitti: il 40% non trova casa
Affitti alle stelle per gli studenti fuori sede: nel 2025 la media supera i 440 euro al mese

Lo studio condotto da Skuola.net, basato su un campione di circa 500 studenti fuori sede, evidenzia le esigenze abitative di chi si trasferisce per motivi di studio. La configurazione prevalente risulta essere l’appartamento condiviso, dove la stanza singola rappresenta un lusso ricercato. Solo il 17% degli intervistati ha optato per lo studentato.

Inoltre, il 40% degli studenti del primo anno è ancora alla ricerca di una sistemazione definitiva, riflettendo le difficoltà nel trovare soluzioni abitative adeguate e sostenibili. Il rapporto rivela inoltre un mercato immobiliare dinamico, segnato da sfide crescenti oggi.

I costi dell’affitto: cifre e distribuzione finanziaria

Nel 2025, l’affitto medio si attesta a 446,50 euro, in leggero aumento rispetto ai 435,50 euro registrati l’anno precedente. Gli studenti si trovano a fronteggiare diverse fasce di spesa: circa il 40% spende tra 200 e 400 euro, il 25% raggiunge i 400-600 euro, mentre all’incirca un sesto supera i 600 euro mensili.

Per sostenere tali costi, intervengono i genitori, che contribuiscono totalmente o parzialmente, oltre a chi affida la propria spesa al lavoro o beneficia di borse di studio. Queste dinamiche evidenziano la crescente pressione finanziaria sul percorso universitario.

Il problema della discriminazione: criteri e implicazioni

Le pratiche discriminatorie nel mercato degli affitti emergono chiaramente dai dati raccolti. Il 49% degli annunci è destinato esclusivamente alle ragazze, mentre il 14% limita l’accesso a specifiche zone e il 7% si rivolge a particolari facoltà.

Tali criteri, basati su stereotipi, penalizzano gli studenti non conformi agli schemi tradizionali, riducendo le opzioni abitative. Questa selezione arbitraria aggrava le difficoltà nella ricerca di una sistemazione stabile, incidendo negativamente sulle opportunità di integrazione e sul miglioramento della qualità della vita studentesca.

I docenti fuori sede: criticità e misure istituzionali

Il problema dei docenti fuori sede emerge dall’obbligo di trasferirsi per necessità lavorative, nonostante salari precari e oneri familiari aumentati. Molti insegnanti si trovano a sostenere elevati costi abitativi, aggravati da contratti irregolari e affitti troppo onerosi. Il ministro Giuseppe Valditara ha sottolineato la rilevanza del Piano Casa, suggerendo l’inclusione del personale scolastico per alleggerire il peso finanziario.

Tale politica mirata potrebbe offrire stabilità, migliorando la qualità della vita e assicurando condizioni abitative più eque per il corpo docente. Soluzioni concrete e nuovi impegni sono veramente vitali per il futuro.

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