Omnes viri boni ipsam aequitatem et
ius ipsum amant; nec est viri boni optare et diligere quod per se non sit diligendum. Magnopere reipublicae interest iustitiam
per se coli. Per se igitur ius est expetendum et colendum. Iustitia nihil expetit praemii, nihil pretii. Per se igiutr
expetitur; aedemque omnium virtutum sententia est. Si enim virtus non sua vi sed emolumentis expetitur, malitia, non virtus,
dicenda est: qui ergo virtutem praemio metiuntur, nullam virtutem nisi malitiam colunt. Si quis ad suum commodum refert
quodcumque agit, minime est vir bonus. Ubi enim est illa liberalitatis virtus, si non gratuita, sed mercennaria est? Ubi illa
sancta amicitia, si non ipse amicus per se amatur toto pectore, ut dicitur? Quod si amicitia per se colenda est, societas
quoque hominum et aequalitas et iustitia per se expetendae sent. Id omnino iniustissimum est iustitiae mercedem quaerere.
Versione tradotta
Tutti
gli uomini onesti amano proprio l'equità e proprio la giustizia, ma non si addice ad un uomo onesto desiderare e apprezzare
ciò che non bisogna apprezzare in quanto tale. Importa assai allo stato che la giustizia venga praticata in quanto tale. Dunque
in quanto tale bisogna desiderare vivamente e praticare la giustizia. La giustizia non richiede alcuna ricompensa, né alcuna
somma di denaro. In quanto tale dunque è desiderata vivamente; e medesimo è il giudizio di tutte le virtù. Infatti se la virtù
non per la propria essenza ma per giovamenti è desiderata, è da chiamarsi frode, non virtù: pertanto quelli che misurano la
virtù in base alla ricompensa, non praticano alcuna virtù se non la malizia. Se qualcuno rivolge al proprio vantaggio qualsiasi
cosa faccia, non è per nulla un uomo onesto. Dov'è infatti quella virtù di bontà, se non è disinteressata ma interessata?
Dov'è quella santa amicizia, se l'animo stesso non è amato in quanto tale con tutto il cuore, come si suol dire? E se
bisoga praticare l'amicizia in quanto tale, anche ma società umana e l'uguaglianza e la giustizia devono essere ricercate
in quanto tali. Ciò che del tutto ingiusto è richiedere la ricompensa della giustizia.
- Letteratura Latina
- De Legibus di Marco Tullio Cicerone
- Cicerone
- De Legibus