Caso Ferragni Pandoro, docente universitaria IULM: "Il video di scuse? Un passo falso" - Studentville

Caso Ferragni Pandoro, docente universitaria IULM: "Il video di scuse? Un passo falso"

Tradimento, scuse fasulle e gestione assolutamente inadeguata della comunicazione: la docente Maria Angela Polesana racconta lo scandalo del pandoro senza fare nessuno sconto all’influencer.
Caso Ferragni Pandoro, docente universitaria IULM:

Chiara Ferragni, celebre imprenditrice digitale e influencer di fama mondiale, nelle ultime settimane è stata travolta da uno scandalo legato al caso del pandoro Balocco, da lei sponsorizzato qualche anno fa per “beneficenza”. Maria Angela Polesana insegna Sociologia dei media all’Università Iulm di Milano e ha fatto di Chiara Ferragni oggetto di studio, esaminando il suo ruolo come influencer e imprenditrice digitale. In un’intervista rilasciata recentemente ad Adnkronos ha spiegato quali sono stati, secondo lei, gli errori commessi dall’influencer nel gestire la crisi.

Gli errori di Chiara Ferragni

Tralasciando i risvolti amministrativi e penali della vicenda, secondo l’esperta, Chiara Ferragni avrebbe commesso tre errori significativi con i suoi follower dopo lo scandalo del pandoro “solidale”.

  • Tradimento del patto di fiducia. Chiara avrebbe “tradito il patto di fiducia” che la lega ai suoi follower. L’esperta sostiene infatti che l’influencer abbia calato la maschera rivelando di essere effettivamente un’azienda e dimostrando che ragiona come tale: questo avrebbe compromesso la percezione di autenticità che i follower si aspettano dagli influencer.
  • Video di scuse fasullo. L’esperta ha criticato il video di scuse pubblicato da Chiara Ferragni, definendolo un “altro passo falso” e “mal riuscito sotto tanti punti di vista”. Il messaggio delle scuse è giudicato incoerente, considerando che Ferragni ha negato fino all’ultimo le sue responsabilità nella vicenda del pandoro, e la donazione successiva sembra essere fatta solo per riparare al danno d’immagine. La professoressa suggerisce che la comunicazione avrebbe dovuto essere più trasparente e che Chiara avrebbe dovuto assumersi completamente le sue responsabilità senza cercare di scaricarle su altri.
  • Gestione inadeguata della comunicazione. La docente ha poi criticato anche la gestione della comunicazione durante lo scandalo, definendo diversi aspetti della sua strategia mal riusciti, come le stories pubblicate “a caldo” e il video in cui Fedez la difende, tutti esempi di una comunicazione gestita in modo incoerente e inefficace.

Conseguenze e prospettive future per l’influencer

Maria Angela Polesana prevede che lo scandalo del pandoro rappresenti una “débâcle” per Chiara Ferragni, portando con sé la memoria di altri scivoloni legati a lei e al marito; Ferragni potrebbe subire azioni di boicottaggio e perdere sponsor a causa di un tradimento di fiducia difficile da superare. Questo episodio, però, potrebbe non essere la fine per il clan Ferragni: la capacità di recupero dipenderà dalla capacità di sapersi riscattare. “Non credo che sia la fine della Ferragni. Ci sono state tante aziende coinvolte in scandali importanti, che poi sono riuscite a recuperare. La gente è disposta a perdonare, quando uno dimostra di sapersi riscattare. Non so in che modo potrà farlo, ma non escludo che Chiara Ferragni nei prossimi mesi sarà sorprenderci e riconquistare la vetta”.

I consigli per il recupero

L’esperta consiglia a Chiara Ferragni di essere sé stessa, di assumersi completamente le sue responsabilità senza cercare di scaricarle su altri e di ammettere le sue fragilità come donna d’affari. Come fatto in tanti altri casi, Chiara potrebbe giocare la carta famiglia per riconquistare la fiducia del pubblico, carta che dovrebbe essere autentica evitando stereotipi che la rendono poco credibile come l’abbigliamento e il tono di voce usato nel video di scuse “Ha costruito un’immagine troppo stereotipata, come a dire che “se sei triste e pentita, devi piangere e vestirti in maniera più sciatta, altrimenti non ti credono”. Così facendo, però, Chiara è risultata ancora meno credibile “Probabilmente, se si fosse presentata per quella che è solitamente, una donna imprenditrice, decisa e sicura di sé, l’effetto sarebbe sembrato ‘meno fake'”.

Dopo questo scandalo, che si sta dimostrando una sfida significativa per la sua reputazione e il suo business digitale, il recupero dipenderà esclusivamente dalla sua capacità di affrontare apertamente la situazione, di imparare dagli errori commessi e di dimostrare autenticità nel suo ruolo di influencer e imprenditrice digitale.

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