Sailor Moon Crystal: 4 motivi per cui l'anime non è un totale disastro - Studentville
Sailor Moon Crystal: 4 motivi per cui l'anime non è un totale disastro

Sailor Moon Crystal: 4 motivi per cui l'anime non è un totale disastro

Sailor Moon Crystal: ecco quattro motivi per cui il nuovo anime non è un totale disastro.

Andiamo a vedere quattro motivi per cui Sailor Moon Crystal non è un totale disastro.

Sailor Moon Crystal – Diciamo che il nuovo anime Sailor Moon Crystal è stato parecchio bistrattato: prima tutti non vedevano l’ora che uscisse e poi giù con critiche feroci di ogni genere e tipo. Anzi, sembra quasi che criticare in negativo sia diventato un dictat. Certo, magari qualcosa si poteva ulteriormente migliorare, ma Sailor Moon Crystal non è un totale disastro totale come molti blog e forum vorrebbero farci credere. Certo, ci sono sempre gli affezionati del “Eh, ma quello vecchio era meglio…”, però bisogna giudicare il prodotto in sé. Ecco dunque quattro motivi per cui vale la pena guardarlo:

  1. I disegni sono più simili a quelli del manga di Naoko Tekeuchi: il primo anime era molto più cartoonesco, mentre nel nuovo si sente tutta la drammaticità e l’eleganza dello stile della mangaka Naoko Takeuchi (pur con qualche problemino anatomico qua e là). I capelli mossi al vento e gli abiti di Serenity sono spettacolari, sottolineano molto di più il tema “principessa”
  2. Le Guerriere Sailor usano attacchi diversi: nel primo anime per tutta la stagione usavano sempre lo stesso attacco. Qui invece non sai mai quale attacco useranno. Il che è giusto: i nemici diventano sempre più forti e l’attacco base con cui hai sconfitto il nemico A non può essere l’attacco con cui sconfiggerai il più potente nemico D. Inoltre sono meglio caratterizzate dal punto di vista grafico, non sembrano cloni di colori diversi della stessa persona
  3. Chibiusa non è così fastidiosa: rimane sempre irritante, ma non come macchietta comica nata per infastidire Usagi. Qui Chibiusa mostra una migliore evoluzione del personaggio: si nota tutta la sua solitudine e quando cade in tentazione non lo fa perché si è stufata di giocare all’eroe, ma perché è una bambina sopraffatta dalla solitudine e dalle responsabilità eccessive. Ottimo anche il parallelismo con Usagi: grazie a Chibiusa ci ricordiamo che qui Usagi è cresciuta come una ragazzina delle medie, non come una super potentissima principessa galattica
  4. Mamoru/Marzio è più uomo: nel senso che ci ha fatte innamorare tutte anche nella prima versione, ma la combo giacca verde, dolcevita nero e pantalone viola non si poteva guardare. Nella prima versione dell’anime Marzio ha un’eccessiva disparità di età con Bunny e non riesce a controllare i suoi poteri. Qui, invece, non solo impara a controllarli, ma alla fine quando lotta è alla pari con Sailor Moon, non si limita a lanciare rose. Inoltre viene anche maggiormente approfondito, vediamo di più dei suoi interessi e della sua vita e completa perfettamente Bunny. Ed è decisamente disegnato meglio

Via | AnimeNewsNetwork

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