La Cattolica punta a diventare l'ateneo europeo più presente in Africa

L'Università Cattolica del Sacro Cuore lancia il 'Piano Africa'

Con questo piano l'ateneo punta al primato come ateneo europeo più presente in Africa.
L'Università Cattolica del Sacro Cuore lancia il 'Piano Africa'

L’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ufficialmente lanciato il “Piano Africa”, un ambizioso progetto che mira a trasformare l’ateneo nella realtà universitaria europea maggiormente presente nel continente africano. Durante un recente evento presso il campus di Brescia, la rettrice Elena Beccalli ha illustrato la visione alla base di questa iniziativa, sottolineando l’importanza di un “arricchimento vicendevole” tra le istituzioni coinvolte.

Il progetto si concentra non solo sulla dimensione accademica ma punta alla formazione integrale delle persone e alla promozione della pace, valori fondamentali per l’identità dell’ateneo. Quest’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto del Piano Mattei, volto a consolidare i rapporti tra Italia e Africa attraverso progetti concreti di cooperazione.

La rettrice Beccalli ha evidenziato come questa collaborazione rappresenti una priorità strategica per l’università, che intende sviluppare un modello di scambio accademico basato sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione delle competenze locali.

I dettagli del piano

Il Piano Africa dell’Università Cattolica prevede un ampliamento dei percorsi didattici erogati anche da remoto in collaborazione con atenei africani, integrando le esperienze di volontariato degli studenti nei percorsi accademici.

L’iniziativa vanta numeri significativi: 123 progetti attivi in 40 paesi africani, di cui 10 nella sede di Brescia. Inserito nel più ampio Piano Mattei, il progetto copre diverse aree tematiche: sistema agroalimentare, sostenibilità ambientale, salute, istruzione, sviluppo economico, valorizzazione culturale, problematiche socio-politiche e diaspora in Italia.

Durante l’evento, la dottoranda Vera Brunelli ha condiviso la sua esperienza di cooperazione con le scuole di Maison de paix nella Repubblica democratica del Congo, testimoniando l’impatto concreto dell’iniziativa sul territorio.

Il ruolo internazionale e le prospettive future

Il Piano Africa rappresenta un fondamentale tassello nel rafforzamento dei legami socio-economici tra l’Italia e il continente africano, puntando sull’istruzione e la formazione professionale come veicoli principali di questa collaborazione. L’iniziativa si inserisce perfettamente nel più ampio Piano Mattei, con l’obiettivo di creare una relazione bidirezionale basata sullo scambio di conoscenze e competenze.

Durante l’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 a Milano, Leymah Gbowee, premio Nobel per la Pace nel 2011, ha sottolineato l’importanza di uno spirito di rispetto reciproco in questa partnership. “I tempi in cui l’Africa era vista come un continente in cui le competenze venivano semplicemente esportate sono finiti”, ha affermato il premio Nobel, evidenziando come il continente africano possieda “tanta competenza e conoscenza quanto il resto del mondo accademico internazionale”.

Anche Firmin Edouard Matoko, vicedirettore generale per la Priorità Africa all’Unesco, ha accolto positivamente l’iniziativa, sottolineando i concetti di “alterità e solidarietà” che sono alla base del progetto. Questa visione si allinea perfettamente con la missione dell’Università Cattolica di diventare una vera “università globale”, come ha ribadito la rettrice Beccalli, che già si configura come un “microcosmo internazionale” con particolare attenzione all’Africa, dove l’ateneo intende contribuire allo sviluppo sostenibile attraverso l’istruzione.

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