“Scarabocchi” rappresenta uno degli ultimi singoli pubblicati da Olly, artista genovese che si è fatto conoscere dal grande pubblico grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo 2023 con il brano “Polvere”. In questa nuova canzone, l’artista affronta con sincerità disarmante le complessità di una relazione sentimentale in cui la comunicazione diventa un ostacolo quasi insormontabile.
Il brano si distingue per la sua narrazione intima e vulnerabile, in cui Olly racconta le difficoltà di esprimere i propri sentimenti e di comprendere quelli dell’altra persona. Attraverso metafore incisive e un linguaggio diretto, l’artista esplora le incomprensioni, i silenzi e i tentativi falliti di connessione emotiva che caratterizzano molte relazioni moderne.
Con il suo tipico stile che fonde elementi pop con influenze urban e rap, Olly crea un’atmosfera sonora che accompagna perfettamente il viaggio emotivo descritto nel testo. I suoi “scarabocchi” diventano simbolo delle parole non dette, dei pensieri confusi e della frustrazione che nasce quando non si riesce a comunicare efficacemente con chi si ama.
Il testo di Scarabocchi
Ecco il testo completo della canzone “Scarabocchi” di Olly.
(Yah) (Ehi)
(Eh-oh, na-na, eh-oh)
(Altra siga in studio) (Un’altra, un’altra, ormai si sa, eh)
(Canto un pezzo d’amore)
(Eh-oh, na-na, eh-oh)
(Si sa cosa vuol dire, dai, vai, JVLI) (Ico)Ti chiedo scusa
Quando ho paura, blatero cose, alzo la voce
Sfogati pure
Dammi uno schiaffo, spaccami il naso e baciami in fronte (Giusto alla fine, un pochino, tenerezza) (Roba da matti, roba da matti)
E hai ragione, so che non è razionale
Faccio ancora un po’ fatica (Ce la metto tutta, ma è ancora dura, eh) (Ma non basta, non basta)
Dopotutto sono certo sia normale
Avendo sempre fatto finta (Cosa, fra’, di cosa?)Che non conta con chi dormi
Se ti giri e chiudi gli occhi
Se alla fine tanto sogni (Sogni) (Ma è un incubo)
Che non conta con chi parli
Se nel mentre scarabocchi
Se alla fine non ascolti (Non ascolti) (Sei distratta, sei distratta)
Che non conta con chi scopi
Se le luci sono spente
Se alla fine tanto godi e poi c’hai il vuoto come sempre
Ma forse a volte sbaglio (Chi l’ha detto, chi lo sa) (Eh)
Ma chi l’ha detto? (Chi?) (Chi? Cosa?)
Ma chi l’ha detto? (Che cosa, frè, cosa, oh?) Oh?Ma chi l’ha detto che la gente come noi non ha mai niente da rimpiangere? (Eh-oh, na-na, eh-oh) (Ma chi l’ha detto? Chi l’ha detto?)
Noi che impariamo meno dai telegiornali che dai muri delle strade (Eh-oh, na-na, eh-oh)
Perché conta con chi piangi
Con chi dormi e con chi parli
Se sai già che sarà sveglio fino a tardi ad aspettarti (Ah)
So che non puoi sopportarmi (Fai uno sforzo)
Ma noi non siamo come gli altriE dimmelo in faccia (Forza, di più)
Dimmelo chiaro, dimmelo e basta o dillo alla luna (Pensi che porti fortuna)
Oh, ma quante parole (Quante, quante) (Ah)
Falla finita che mi fai fare brutta figura (Davanti a tutti, dai)
E hai ragione, non ha senso litigare
Sto provando ad imparare, faccio ancora un po’ fatica
Dopotutto sono certo sia normale
Un po’ mi devo abituare a condividere la vitaMa chi l’ha detto che la gente come noi non ha mai niente da rimpiangere? (Eh-oh, na-na, eh-oh) (Qualche cosa da rimpiangere ce l’ho)
Noi che impariamo meno dai telegiornali che dai muri delle strade (Eh-oh, na-na, eh-oh)
Perché conta con chi piangi
Con chi dormi e con chi parli
Se sai già che sarà sveglio fino a tardi ad aspettarti
So che non puoi sopportarmi (Fai uno sforzo) (E dai, dai)
Ma noi non siamo come gli altriTi chiedo scusa
Lì nei tuoi occhi ci sono tutti i miei scarabocchi.
Significato di Scarabocchi di Olly
“Scarabocchi” di Olly rappresenta un’intensa esplorazione delle complessità comunicative all’interno di una relazione. La metafora degli scarabocchi diventa potente simbolo delle incomprensioni che ostacolano il dialogo autentico tra due persone. L’artista utilizza questa immagine per rappresentare i pensieri confusi e i tentativi fallimentari di espressione emotiva.
Il protagonista del brano riconosce apertamente le proprie fragilità comunicative: “Quando ho paura, blatero cose, alzo la voce”. Questa confessione evidenzia un conflitto interiore tra il desiderio di connessione e l’incapacità di gestire le proprie emozioni. La vulnerabilità emerge potente anche nella richiesta di perdono che attraversa l’intero brano, culminando nell’emblematico verso finale “Lì nei tuoi occhi ci sono tutti i miei scarabocchi”.
Particolarmente significativo è il ritornello con la domanda ripetuta “Ma chi l’ha detto che la gente come noi non ha mai niente da rimpiangere?”, che sfida convenzioni e aspettative sociali. Olly contrappone l’apprendimento superficiale “dai telegiornali” a quello autentico “dai muri delle strade”, suggerendo che la vera conoscenza deriva dall’esperienza vissuta piuttosto che da informazioni mediate.
Il brano esplora il contrasto tra superficialità e autenticità nelle relazioni umane. Versi come “Che non conta con chi parli se nel mentre scarabocchi” evidenziano come la distrazione e la disattenzione svuotino di significato le interazioni. Al contrario, l’artista afferma che ciò che davvero importa è la presenza emotiva genuina e la disponibilità a restare “sveglio fino a tardi ad aspettarti”, simbolo di dedizione autentica all’altro.
La relazione descritta in Scarabocchi
La relazione raccontata da Olly è caratterizzata da fragilità e difficoltà comunicative evidenti. I protagonisti sembrano intrappolati in un ciclo di incomprensioni dove uno dei due ammette le proprie mancanze: “Quando ho paura, blatero cose, alzo la voce”. La vulnerabilità emerge chiaramente nella richiesta di perdono e nell’ammissione di lottare con l’incapacità di esprimersi correttamente.
Il brano rivela una connessione profonda nonostante gli ostacoli, sottolineando come ciò che definisce una relazione autentica sia la presenza emotiva: “Perché conta con chi piangi, con chi dormi e con chi parli”. Si evidenzia l’unicità del loro legame con “noi non siamo come gli altri”, suggerendo una complicità speciale che va oltre le incomprensioni.
Nella potente immagine conclusiva “Lì nei tuoi occhi ci sono tutti i miei scarabocchi”, gli occhi dell’altro diventano lo specchio delle proprie confusioni e tentativi imperfetti di comunicare, simboleggiando come l’intimità vera accolga anche l’imperfezione.