Medicina, Veterinaria e Professioni sanitarie: cambiano i test d'ingresso
Medicina, Veterinaria e Professioni Sanitarie: cambiano i test d'ingresso

Medicina, Veterinaria e Professioni Sanitarie: cambiano i test d'ingresso

Modifiche ai test d'ingresso di settembre per Medicina, Veterinaria e Professioni sanitarie: ecco quali domande ci saranno!

Medicina, Veterinaria e Professioni sanitarie: le novità per i test d’ingresso

Novità per chi vuole iscriversi ad un corso universitario di Medicina, ma anche di Veterinaria o di Professioni sanitarie. Sono state approvate, infatti, delle modifiche alle prove per i corsi ad accesso programmato nazionale per queste facoltà. Ci saranno più insegnamenti disciplinari e meno logica e cultura generale. A stabilirlo è stato un decreto del ministro per l’Università, Cristina Messa, pubblicato lo scorso 24 giugno, che definisce modalità e contenuti dei test. Una riforma a cui si sta lavorando da diverso tempo, per superare anche le problematiche degli ultimi anni, riguardanti gli errori nelle domande poste agli studenti che hanno portato a numerosi ricorsi. Cosa succede adesso?

Test d’ingresso: cosa cambia

Per il test d’ingresso di Medicina che ci sarà il 6 settembre sono previsti sempre 60 quesiti con un solo 15 dedicato a quiz di ragionamento logico, ragionamento numerico e humanities. Nello specifico l’esame avrà 4 domande di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 domande di ragionamento logico e problemi; 23 domande di biologia; 15 di chimica; 13 di fisica e matematica. La stessa ripartizione vale anche per il test d’ingresso di Professioni Sanitarie del 15 settembre. Per il test d’ingresso di Veterinaria, invece, che ci sarà l’8 settembre la divisione è la seguente: 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 quesiti di ragionamento logico e problemi, 19 quesiti di biologia e altrettanti di chimica, 13 quesiti di fisica e matematica. I quesiti saranno sempre a risposta multipla (5 opzioni) e avranno a disposizione 100 minuti. Il punteggio massimo previsto per la valutazione delle prove è di 90 punti.

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Test d’ingresso: cosa succede dal 2023

Questa prova però, almeno per Medicina, verrà usata solo il prossimo settembre: dal 2023 la modalità di ammissione muterà totalmente e prevederà un vero e proprio percorso che inizierà al quarto anno della scuola superiore, con corsi di orientamento, e prove d’esame online di tipo Tolc, test online Cisia. “Dall’anno prossimo non ci sarà più il test d’ingresso unico per la facoltà di Medicina. Ci sarà un percorso che può iniziare anche al quarto anno di liceo, dove gli studenti potranno cimentarsi con il test fino a quattro volte e entrare in graduatoria con il risultato migliore“, aveva dichiarato la Messa lo scorso maggio. Il Tolc-Medicina si potrà ripetere più volte all’anno a cominciare dal quarto anno delle superiori. Poi, nella data che il ministero stabilirà in seguito, ogni studente dovrà inserire il risultato migliore nella piattaforma per formare così la graduatoria nazionale. I posti saranno assegnati secondo le disponibilità delle università e le preferenze indicate dai candidati, come succede già attualmente.

Leggi anche: Medicina, addio al test d’ingresso: il percorso inizia al liceo

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