Aulo Gellio, vita e opere
Aulo Gellio è l'esponente più tipico della cultura erudita del I secolo d.C. Nella sua figura si mescolano gli insegnamenti di Apollinare e la lezione di Frontone. Nascono quindi in lui il gusto per i vocaboli desueti e l'apprezzamento dei confronti di autori come Sallustio, Catone e Plauto.
Aulo Gellio, Noctes Atticae
La sua più grande opera erudita è costituita da venti libri e s'intitola Noctes Atticae, in quanto composta durante le serate invernali trascorse in una campagna dell'Attica (verso il 169). L'opera ci è pervenuta quasi per intero: sono andati perduti il libro VIII e la fine del XX. Notti Attiche è un concentrato di spunti eruditi che vanno dal diritto alla religione, dall'antiquaria alla grammatica. Le informazioni vengono inserite senza un preciso ordine in quanto Gellio afferma di aver riportato le notizie in modo disorganico proprio come le ha apprese, magari traendole da una conversazione o da un libro letto. La disorganicità è dunque voluta e probabilmente ha lo scopo di rendere meno monotona l'esposizione. Le Notti Attiche risentono delle antiche conversazioni conviviali soprattutto nello stile e costtuiscono un compendio enciclopedico, nostalgico, dell'antica gloria romana. L'opera ci tramanda aneddoti, letture, dialoghi, ma anche testi di numerosi autori arcaici.