L’Editoriale: Mourinho, solo tu puoi salvarci - Studentville

L’Editoriale: Mourinho, solo tu puoi salvarci

L’Inter è l’unica squadra nostrana rimasta in lizza nelle coppe europee. Il sorteggio dei quarti di Champions è stato benevolo ma i nerazzurri, che non vincono il trofeo da 45 anni, possono davvero salvare l’onore del calcio italiano?

Parlare dell’Inter come dell’unica italiana che può ancora ambire ad alzare al cielo un trofeo continentale e dunque portare alta la bandiera tricolore sembra un controsenso. L’Internazionale, fedele alla denominazione ufficiale del club, è tutto fuorchè espressione del calcio nostrano: nell’undici tipo di Mourinho non c’è traccia di calciatori nati nello stivale, la mentalità del portoghese si discosta molto dalla tradizione italiana. Eppure a rappresentare il calcio italiano in Europa è rimasta solo la formazione nerazzurra, capace di sbancare Stamford Bridge e piegare il Chelsea di Carletto Ancelotti, impresa nemmeno sfiorata dal Milan a Manchester o dalla Juventus a Londra contro il Fulham. Nella titanica sfida tra Italia e Inghilterra il bilancio ha visto prevalere le armate della Regina. Ma la grande sfida di oggi è tra l’Italia e la Germania, avversaria in quel meccanismo arzigogolato e spietato chiamato Ranking Uefa. Proseguire nel cammino europeo significa guadagnare punti per questa classifica che determina quante squadre la Serie A potrà iscrivere nei prossimi anni alla Champions League, e la rimonta delle teutoniche, che vantano ai quarti di finale tre formazioni tra Champions ed Europa League, “costringe” tutto il panorama calcistico italiano a tifare Inter.

Capitan Zanetti duella con Anelka durante Chelsea-InterL’urna di Nyon è stata benevola per i nerazzurri, che ai quarti di finale affronteranno il Cska Mosca, l’avversario più abbordabile tra le magnifiche otto qualificatesi. Ma l’Inter, che in questi anni in campionato ha dimostrato una continuità invidiabile, in Europa è una mina vagante: può vincere a Londra contro una delle migliori formazioni del mondo o perdere punti conto compagini non certo di grande spessore come Rubin Kazan e Dynamo Kiev. Superando il turno contro i russi Milito e compagni rischiano però di incontrare nuovamente il Barcellona, che ha annichilito l’Inter nel doppio confronto della fase a gironi. Ad oggi i nerazzurri non sembrano in grado di reggere il confronto con la superpotenza catalana. E’ brutto vizio della stampa dello Stivale osannare oltremodo una squadra dopo una grande vittoria o seppellirla di critiche dopo una sconfitta, ma bisogna cercare di essere equilibrati nel giudizio: l’Inter ha superato un Chelsea che non sta attraversando il suo miglior momento e nonostante la grande impresa centrata ad oggi appare un gradino sotto rispetto allo stesso Barcellona, al Manchester United e probabilmente anche allo spettacolare Arsenal di Arsene Wenger, altro possibile avversario in semifinale.
A Mourinho, uno nato con la stoffa del protagonista e abituato a stupire in ogni circostanza, spetta dunque il compito di “salvatore della Patria”: i tifosi interisti sperano, l’ultima Champions League colorata di nerazzurro è coperta da un quasi cinquantennale strato di polvere…
Simone Gambino

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