Studente di 11 anni riporta trauma cranico dopo essere stato colpito dalla porta del bagno

Studente di 11 anni riporta trauma cranico dopo essere stato colpito dalla porta del bagno

Studente di 11 anni riporta trauma cranico dopo essere stato colpito dalla porta del bagno

Poteva finire molto peggio l’incidente che ha coinvolto uno studente di 11 anni, colpito in testa dalla porta del bagno che si è staccata improvvisamente, in una scuola media a Quartu Sant’Elena. Un episodio piuttosto grave che non può che farci riflettere – ancora una volta – sulla necessità di prestare maggiore attenzione alla sicurezza degli edifici pubblici e delle scuole in particolare.

Colpito dalla porta del bagno in testa

Il fatto che una porta del bagno si stacchi improvvisamente e cada sulla testa di un ragazzo non può che farci pensare alla qualità della manutenzione degli edifici scolastici, e al rispetto delle norme di sicurezza in vigore. È inaccettabile che un’elementare mancanza di attenzione o di manutenzione possa causare danni così potenzialmente gravi a studenti che frequentano le scuole pubbliche. Fortunatamente il ragazzino, che aveva chiesto di andare in bagno, ed una volta uscito era stato colpito dalla porta dei servizi igienici, ha riportato solo un leggero trauma cranico. Naturalmente scossa è la madre dell’11enne, che ha dichiarato:

“Io mi domando, bisogna aspettare qualcosa di peggio per far sì che le scuole siano messe in sicurezza? A scuola si ride, si studia, si gioca, può capitare che ci si faccia anche male ma una porta in testa no, non deve più succedere!“.

E’ polemica sulla sicurezza nelle scuole

L’episodio fa emergere una questione importante che riguarda la sicurezza negli edifici pubblici, e in particolare nelle scuole. È fondamentale che le strutture pubbliche vengano manutenute rispettando le norme di sicurezza in vigore, in modo da garantire la massima sicurezza ai cittadini, e in particolare ai più giovani. Soprattutto al fine di prevenire episodi simili in futuro.

A riguardo è intervenuta 20, che ha lanciato un campanello d’allarme sul tema. L’organizzazione ha segnalato che nell’anno scolastico scorso 45 sono stati i casi di crollo nelle scuole in tutta Italia. In Sardegna, in particolare, oltre quello verificatosi a Quartu S’Elena, a crollare sarebbero stati l’Aula Magna dell’Università di Cagliari. Mentre in una classe della scuola primaria Anna Frank di Quartu, si sarebbero manifestate delle crepe nel pavimento.

I casi di crolli e incidenti di varia natura che continuiamo a registrare dimostrano che l’emergenza della edilizia scolastica continua e chiediamo con insistenza al nuovo Governo e agli Enti locali di intervenire con urgenza, effettuando verifiche, rispondendo con sollecitudine alle segnalazioni delle scuole, stanziando da subito nuovi fondi, perché il PNRR non sarà sufficiente.

Ha dichiarato la coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, che ha messo a disposizione per eventuali segnalazioni, anche da parte degli studenti, la mail [email protected]

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