La facoltà di Medicina si prepara a una significativa trasformazione del proprio sistema di ammissione. Il ministro Bernini ha recentemente annunciato l’intenzione di attuare nuove regole per l’accesso già a partire dall’anno accademico 2025. Alcuni punti cardine della riforma sono stati definiti in vista del primo Decreto Legislativo, mentre altri aspetti rimangono ancora in fase di elaborazione.
Il cambiamento prevede un primo semestre ‘filtro’ seguito da una graduatoria nazionale che determinerà il proseguimento del percorso degli aspiranti medici.
Funzionamento della graduatoria
Il nuovo sistema di ammissione a medicina prevede tre possibili scenari dopo il semestre filtro:
- Lo studente ottiene un punteggio adeguato e prosegue nella stessa sede dove ha iniziato
- Lo studente viene ammesso al secondo semestre ma, in base alla posizione in graduatoria, deve trasferirsi in un’altra sede tra quelle indicate all’iscrizione.
- Non superando la graduatoria nazionale, lo studente dovrà continuare in una delle facoltà ‘paracadute’ dell’area biomedica, farmaceutica, sanitaria o veterinaria.
Il ministero ha chiarito che l’accesso al primo semestre, pur essendo apparentemente aperto, sarà comunque soggetto a un contingente sostenibile deciso a livello centrale. Come confermato dal Governatore De Luca, al termine del semestre è previsto un test di valutazione che determinerà l’effettiva ammissione.
Implicazioni per gli studenti
La riforma comporta significative conseguenze sulla pianificazione del percorso universitario. Gli studenti dovranno quindi valutare attentamente le opzioni alternative nelle aree biomedica, farmaceutica, sanitaria e veterinaria come potenziali ‘paracadute’.
Vedi anche:
- Cosa fare se non si supera il test d’ingresso?
- Studiare Medicina senza Test d’ingresso: dove e come è possibile
Foto copertina via Freepik