Cicerone: opere e versioni tradotte - Studentville

Cicerone: opere e versioni tradotte

Versioni di Cicerone tradotte, vita e opere: tutto quello di cui hai bisogno per tradurre dal latino all?italiano i brani dell?autore romano.

CICERONE: OPERE E VERSIONI TRADOTTE

Non è necessario dire chi sia Cicerone, uno degli autori latini più illustri e interessanti, eppure possiamo ben comprendere le difficoltà che gli studenti riscontrano nel tradurre una versione tratta da una delle sue opere. È un autore dallo stile complesso e difficile da approcciare e per questo abbiamo ritenuto utile cercare di aiutarvi proponendovi non solo il resoconto dettagliato della sua biografia e delle sue opere, ma anche e soprattutto alcuni link alle versioni tradotte per la scuola.

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Cicerone: opere e versioni tradotte

CICERONE: SCHEDA BIOGRAFICA

Nome Completo: Marco Tullio Cicerone

Data di Nascita: 3 Gennaio 106 a.C. (Arpino)

Data di Morte (Assassinio): 7 Dicembre 43 a.C. (Formia)

Coniuge: Terenzia (79 – 46 a.C.), Publilia (46 – 45 a.C.)

Genitori: Marco Tullio Cicerone il Vecchio, Elvia

Figli: Tullia, Marco Tullio Cicerone

CICERONE: LA VITA

La biografia di un autore è fondamentale per inquadrare il contesto storico in cui egli visse e scrisse. Per questo riteniamo fondamentale tracciare i punti salienti della vita di Cicerone, politico, scrittore, oratore e filosofo romano.

  • 3 gennaio 106 a.C.: Marco Tullio Cicerone nasce a Ponte Olmo, località nel comune di Arpinum da una famiglia della piccola nobiltà locale, la classe equestre; è figlio di Marco Tullio Cicerone il Vecchio e di Elvia, donna di casato nobile.
  • Ancora giovane è condotto a Roma dove è introdotto dal padre nel circolo degli oratori più bravi dell’epoca, tra cui Marco Antonio e Lucio Licinio Crasso. Lì si impratichisce di giurisprudenza presso il giurista Quinto Mucio Scevola.
  • 91 a. C.: insieme con Tito Pomponio incontra a Roma il filosofo epicureo Fedro, mentre quattro anni più tardi entra in contatto con Apollonio Molone, maestro di retorica, e Filone di Larissa.
  • Serve sotto Geno Pompeo Strabone e Lucio Cornelio Silla in occasione delle campagne della Guerra sociale.
  • 81 a.C.: esordisce nella carriera forense con la “Pro Quinctio”, la sua prima orazione pubblica che lo vede sfidare Quinto Ortensio Ortalo, l’oratore più famoso dell’epoca.
  • 79 -77 a.C.: vive in Grecia e più tardi in Asia Minore.
  • 76 a.C.: torna a Roma, dove comincia la sua carriera politica.
  • 75 a.C: si presenta come candidato alla prima magistratura del cursus honorum, la questura, in Sicilia a Lilibeo
  • 70-69 a. C.: all’età di trentasette anni, viene eletto alla carica di edile curule grazie anche al successo delle Verrine, orazioni contro Verre, propretore accusato di avere dissanguato l’isola, che proprio grazie all’orazione di Cicerone è costretto all’esilio.
  • 66 a.C.: è eletto all’unanimità pretore.
  • 65-63 a.C.: si candida al consolato e viene eletto; nel suo mandato pronuncia la cosiddetta “Prima Catilinaria”, cioè l’accusa contro Catilina.
  • 49 a.C.: scoppia la guerra civile e Cicerone si schiera dalla parte di Pompeo
  • 46 a.C.: sposa la giovane Publilia, di cui era stato tutore, divorziando dalla moglie Terenzia
  • 44 a.C.: alla morte di Cesare Cicerone diventa uno dei capi della fazione degli optimates, mentre la fazione dei populares viene guidata da Marco Antonio.
  • 44 -43 a. C.: pronuncia le “Filippiche” contro Marco Antonio che però ottiene l’appoggio di Ottaviano, con il quale costituisce un triumvirato (con Marco Emilio Lepido).
  • 7 dicembre 44 a. C.: Cicerone viene inserito nelle liste di proscrizione, e in pratica condannato a morte; lasciata Roma, decide di ritirarsi a Formia, dove viene raggiunto da alcuni sicari spediti da Antonio dai quali viene decapitato.

CICERONE: LE OPERE

Cicerone è stato un importante uomo politico romano del I secolo a.C., ma deve la sua fama soprattutto alla sua straordinaria eloquenza e ai suoi scritti. La sua produzione letteraria è vasta e imponente, nella quale ha saputo coniugare cultura, saggezza ed esperienza pratica, impegno di studio e attività politica.

Le opere filosofiche

  • Academica priora: Catulus, in forma di Dialogo, perduto e Lucullus sempre in forma di Dialogo
  • Academici libri oppure Academica posteriora
  • Cato Maior de senectute: “Catone il censore, sull’anzianità”. Cicerone immagina Catone il Censore all’età di 84 anni ed esprime la sua nostalgia del buon tempo antico.
  • Consolatio: scritta alla morte dell’amata figlia Tullia
  • De Divinatione, “Sulle profezie”: opera originale, dove mette in evidenza la fiducia che bisogna riporre nell’arte aruspicina.
  • De finibus bonorum et malorum, “Sui confini del bene e del male”. È un dialogo in cinque libri che si pone il problema di cosa sia il bene.
  • De Fato, “Sul Fato”, dove viene espressa la dottrina degli stoici.
  • De natura deorum, “Sulla natura degli dei”: scritto nel 44 a.C., subito prima della morte di Cesare, ed inviato a Bruto.
  • De officiis ,”Sui doveri”: scritto dopo la morte di Cesare, nel 44 a.C.; è divisa in tre libri: il primo tratta di ciò che è onesto, il secondo di ciò che utile, ed il terzo traccia una comparazione tra utile ed onesto.
  • Hortensius : è una προπεμπτικ?ν (propemptikon) ovvero esortazione alla filosofia.
  • Laelius seu de amicitia  “Lelio” o “sull’amicizia”.
  •  Paradoxa Stoicorum : esercitazioni di oratoria.
  • T usculanae disputationes, “Conversazioni a Tusculum”: composte nel 45 a.C., sotto la dittatura di Cesare, quando Catone Uticense era già stato costretto al suicidio e la repubblica era finita.
  • De re publica, “Sulla repubblica”, sul modello della Repubblica di Platone.
  • De legibus “Sulle leggi”: composto 52 a.C., dopo che Cicerone era stato nominato augure.

Le orazioni

  • De domo sua ad pontifices ,”Sulla propria casa, al collegio pontificale”, 57 a.C.
  • De haruspicum responsis, “Sul responso degli aruspici”, 56 a.C.
  • De imperio Cn. Pompei (De lege Manilia) ,”Sul comando di Gneo Pompeo sulla legge Manilia)”, 66 a.C., orazione di carattere politico
  • De lege agraria, Contra Rullum “Sulla legge agraria (contro Rullo)”, 63 a.C.: orazione pronunciata durante l’anno di consolato.
  • De provinciis consularibus “Sulle province consolari”, 56 a.C.
  • De Sullae bonis “Sui beni di Silla”, 66 a.C.
  • Divinatio in Caecilium “Dibattito contro Cecilio”, 70 a.C.: Quinto Cecilio Nigro fu sotto Verre questore in Sicilia.
  • In L. Calpurnium Pisonem “Contro Lucio Calpurnio Pisone”, 55 a.C., orazione d’accusa politica.
  • In Catilinam I–IV “Contro Catilina I-IV” ovvero “Le Catilinarie”, 63 a.C.
  • In P. Vatinium “Contro Publio Vatinio”, 56 a.C., orazione accusatoria.
  • In Verrem actio prima “Prima accusa contro Verre”, 70 a.C.
  • In Verrem actio secunda I–V “Seconda accusa contro Verre I–V”, 70 a.C.
  • Oratio cum populo gratias egit “Ringraziamento al popolo”, 57 a.C.
  • Oratio cum senatui gratias egit “Ringraziamento al senato”, 57 a.C.
  • Philippicae orationes I – XIV “Le filippiche”, 44 a.C./43 a.C., orazioni contro Marco Antonio.
  • Pro Aemilio Scauro “In difesa di Emilio Scauro”, 54 a.C.
  • Pro T. Annio Milone “In difesa di Tito Annio Milone”, 52 a.C., orazione difensiva.
  • Pro Archia “In difesa di Archia”, 62 a.C.
  • Pro Aulo Caecina “In difesa di Aulo Cecina”, 69 a.C./ca. 71 a.C.
  • Pro M. Caelio “In difesa di M. Celio”, 56 a.C.
  • Pro A. Cluentio Habito “In difesa di Aulo Cluenzio Abito”, 66 a.C.
  • Pro G. Cornelio “In difesa di Gaio Cornelio”, 65 a.C.
  • Pro L. Cornelio Balbo “In difesa di Lucio Cornelio Balbo”, 56 a.C.
  • Pro P. Cornelio Sulla “In difesa di Publio Cornelio Silla”, 62 a.C.
  • Pro Marco Fonteio “In difesa di Marco Fonteio”, 69 a.C.
  • Pro Q. Ligario “In difesa di Quinto Ligario” 46 a.C. , indirizzata a Cesare dittatore.
  • Pro Marco Marcello “In difesa di Marco Marcello”, 46 a.C.
  • Pro muliere Arretina “In difesa di una donna di Arezzo”, 80 a.C.
  • Pro Lucio Murena “A favore di Murena”, 63 a.C.
  • Pro Gneo Plancio “In difesa di Gneo Plancio”, 54 a.C.
  • Pro Publio Quinctio “In difesa di Publio Quinto”, 81 a.C., il più antico discorso giuridico tradizionale di Cicerone a favore del querelante in un processo civile.
  • Pro C. Rabirio perduellionis reo “In difesa di Gaio Rabirio, colpevole di alto tradimento”, 63 a.C.
  • Pro Rabirio Postumo “In difesa di Rabirio Postumo”, 54 a.C./53 a.C.
  • Pro rege Deiotaro “In difesa del re Deiotaro”, 45 a.C.
  • Pro Sex. Roscio Amerino “In difesa di Sesto Roscio da Amelia”, 80 a.C.
  • Pro Q. Roscio Comoedo “In difesa dell’attore Quinto Roscio”, circa 77 a.C. o 76 a.C.
  • Pro P. Sestio “In difesa di Publio Sestio”, 56 a.C.
  • Pro Titinia “In difesa di Titinia”, 79 a.C.
  • Pro Marco Tullio “In difesa di Marco Tullio”, 72 a.C./71 a.C.
  • Pro L. Valerio Flacco “In difesa di Lucio Valerio Flacco”, 59 a.C.

Scritti di retorica

  • Brutus: il libro dedicato a Marco Giunio Bruto,scritto all’inizio del 46 a.C. e tratta nella forma di un dialogo tra Cicerone, Bruto ed Attico la storia dell’arte retorica romana fino a Cicerone stesso.
  • De inventione: “Sul ritrovamento”, scritto tra l’85 a.C. e l’80 a.C., mai completato.
  • De optimo genere oratorum, “Sulla miglior arte dell’oratoria”: breve opera, scritta probabilmente nel 46 a.C. o, secondo altri pareri, già nel 50 a.C.; è un’introduzione alla traduzione delle orazioni di Demostene ed Eschine, per e contro Ctesifonte.
  • De oratore, “Sull’oratore”: la più importante opera sulla retorica di Cicerone, composta nel 55 a.C. in forma di dialogo.
  • Orator “L’oratore”: scritta nel 46 a.C. ed è dedicata a Marco Giunio Bruto; descrive un modello ideale del perfetto oratore.
  • Partitiones oratoriae, “Partizione dell’arte oratoria”: scritta nel 54 a.C.,  tratta la teoria della retorica.
  • Topica, scritta nel 44 a.C. nel corso del viaggio in Grecia; tratta della dottrina dell’inventio divulgata da Aristotele, ovvero l’arte di saper trovare gli argomenti.

Opere poetiche ed epico-storiche

  • Alcyones: epillio composto dopo il 92 a.C. nel quale è cantato il mito di Alcione e del marito Ceice.
  • Aratea: traduzione giovanile dei Fenomeni celesti del poeta ellenistico Arato di Soli.
  • De consulatu suo: poemetto autobiografico composto tra il 60 a.C. e il 55 a.C. in cui si parla dell’ascesa al consolato e della vittoria nel processo contro Catilina.
  • De temporibus suis: opera autobiografica perduta scritta nel 54 a.C. in cui Cicerone celebrava i suoi interventi migliori durante il consolato.
  • Epigrammata, “Epigrammi”: componimenti satirici.
  • Limon: opera in esametri
  • Marius: poema epico-storico in cui Cicerone parla delle imprese del console Gaio Mario.
  • Nilus: opera quasi sconosciuta, si pensa che Cicerone l’abbia scritta per lodare le qualità del fiume Nilo dell’Egitto.
  • Pontius Glaucus: componimento in stile alessandrino.
  • Tymhaeus: vasti frammenti del lavoro compiuto sul Timeo di Platone.
  • Uxorius: opera nota solo attraverso il titolo.
  • Epistolario: le lettere furono raccolte e archiviate dal segretario di Cicerone, Tirone, fra il 48 e il 43 a.C. Si dividono in 4 categorie :Epistole agli amici, Epistulae ad familiares, in16 libri; Epistole al fratello Quinto, Epistulae ad Quintum fratrem, in3 libri; Epistole a Marco Giunio Bruto, Epistulae ad M. Brutum, in 2 libri; Epistole ad Attico, Epistulae ad Atticum, in 16 libri.

CICERONE: VERSIONI TRADOTTE

Abbiamo tradotto per voi alcune versioni delle opere di Cicerone tra le più note e più studiate a scuola. Ecco le traduzioni:

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