Studenti "hikikomori": lezioni via Skype e professori a casa? - StudentVille

Studenti "hikikomori": lezioni via Skype e professori a casa?

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Hikikomori” in giapponese vuol dire letteralmente “stare in disparte” e colpisce più adolescenti (anche quelli italiani) di quanto si possa immaginare. Dei veri e propri eremiti sociali che non vanno più a scuola perché non reggono le pressioni del mondo e si rinchiudono in casa senza possibilità di connessioni con gli altri. Come fare allora a studiare?

Il Piemonte è la prima regione italiana ad affrontare il problema con un protocollo d’intesa (come riporta La Stampa) che coinvolge l’Associazione Hikikomori Italia Genitori – circa 1200 iscritti – la Direzione coesione sociale e l’Ufficio scolastico regionale. La regione ha deciso di sfruttare l’e-learning, le videolezioni personalizzate e i collegamenti via Skype tra studente e professori. O portando in trasferta, a casa dei ragazzi, gli stessi docenti di sostegno disponibili. Se i ragazzi non vogliono andare a scuola, sarà la scuola ad andare da loro.

E come fare con il limite delle assenze da non superare per evitare la bocciatura? Ci sarà la consegna di un documento sanitario che attesta l’impossibilità a seguire le lezioni fisicamente oppure il riconoscimento a livello di situazione “eccezionale”: solo in Piemonte sono ben 40 le famiglie iscritte all’associazione Hikikomori Italia.

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