Come diventare ITP (Insegnante Tecnico Pratico): stipendio e requisiti

Come diventare ITP (Insegnante Tecnico Pratico): stipendio e requisiti

Nell’ambito educativo, la figura dell’Insegnante Tecnico Pratico (ITP) riveste un ruolo cruciale, fungendo da ponte tra la teoria accademica e l’applicazione pratica nelle materie tecniche e professionalizzanti.

Per diventare un ITP è necessario possedere titoli di studio adeguati, come un diploma di istruzione secondaria superiore attinente alla disciplina che si intende insegnare (almeno fino al termine del 2024), e superare concorsi pubblici banditi dallo Stato italiano. Questi insegnanti, che lavorano unicamente negli Istituti Tecnici e negli Istituti Professionali, sono parte integrante del corpo docente e contribuiscono significativamente allo sviluppo delle competenze tecniche degli studenti.

Questa guida esplora il percorso formativo, le competenze richieste e i requisiti di un Insegnante Tecnico Pratico, offrendo una panoramica completa e dettagliata per trasformare una passione per il sapere pratico in una carriera stimolante e ricca di soddisfazioni


In questa guida:


Cosa sono gli ITP e cosa fanno?

Gli ITP, ovvero gli Insegnanti Tecnico Pratici, sono docenti specializzati che insegnano materie di carattere tecnico e pratico negli istituti professionali e tecnici. Gli ITP si occupano di materie come meccanica, elettronica, agraria, estetica, servizi alla persona, lavorazione artistica, chimica, fisica applicata e così via, a seconda del corso di studi offerto dall’istituto.

Gli ITP hanno il compito di trasmettere agli studenti conoscenze e competenze pratiche specifiche del settore di studio, integrando la teoria con la pratica attraverso laboratori, progetti pratici e applicazioni dirette. La loro figura è essenziale per formare professionalmente gli studenti, preparandoli sia all’ingresso nel mondo del lavoro sia al proseguimento degli studi in ambiti tecnici e professionalizzanti. Ecco cosa fa di preciso un Insegnante Tecnico Pratico:

  • Preparazione di laboratori e attrezzature: gli ITP sono spesso responsabili della preparazione e della manutenzione delle attrezzature e dei materiali necessari nei laboratori. Devono assicurarsi che tutto sia funzionante e sicuro per gli studenti, facilitando un ambiente di apprendimento pratico efficace.
  • Supervisione di progetti pratici: supervisionano e guidano gli studenti in progetti pratici, che possono includere costruzioni, esperimenti, o altre attività manuali, a seconda del settore di studio. Questo implica un ruolo attivo nell’assistere gli studenti nella risoluzione di problemi e nell’applicazione pratica delle loro conoscenze.
  • Valutazione degli studenti: valutano il progresso e le competenze degli studenti attraverso esami pratici, progetti di gruppo e valutazioni continue. Questo include la preparazione di criteri di valutazione che riflettano le competenze tecniche acquisite.
  • Collaborazione con altri insegnanti: collaborano con altri docenti per integrare l’insegnamento teorico con quello pratico. Questa collaborazione è essenziale per assicurare che gli studenti ricevano un’educazione comprensiva che collega teoria e pratica.
  • Aggiornamento professionale: devono mantenersi aggiornati sulle ultime tecnologie e metodi didattici nel loro campo di insegnamento. Questo può comportare la partecipazione a workshop, corsi di formazione e altre attività di aggiornamento professionale.
  • Guida e mentoring: forniscono supporto e orientamento agli studenti, non solo in termini di apprendimento tecnico, ma anche per la loro crescita personale e professionale.
  • Partecipazione alla vita scolastica: gli ITP partecipano attivamente alla vita scolastica, contribuendo a comitati di gestione, organizzazione di eventi e altre attività scolastiche che arricchiscono l’ambiente educativo.

Adesso andiamo a vedere nello specifico come si diventa ITP!

Come diventare ITP nel 2024

La regolamentazione per diventare Insegnante Tecnico Pratico (ITP) in Italia ha subito importanti modifiche con l’introduzione del Decreto PNRR2. Originariamente, per insegnare una specifica materia era necessario avere un diploma di scuola tecnica o professionale con specializzazione negli ultimi due anni di liceo. Tuttavia, fino all’anno accademico 2024/25, i requisiti includono ancora il diploma per partecipare ai concorsi.

Dal 2025, per partecipare ai concorsi per ITP sarà obbligatorio possedere una laurea triennale, un diploma AFAM di I livello o un titolo equivalente, coerenti con le classi di concorso e con il profilo delle competenze professionali richieste. Inoltre, sarà necessaria un’abilitazione specifica all’insegnamento per le classi di concorso interessate.

Durante il periodo transitorio fino al 31 dicembre 2024, i candidati possono concorrere con almeno 30 CFU, a condizione di possedere i titoli di studio adeguati. Questo periodo permette anche l’acquisizione dei 24 CFU richiesti dal precedente ordinamento, purché ottenuti entro il 31 ottobre 2022. Dal 2025, gli ITP dovranno conseguire i 60 CFU per l’insegnamento.

In alternativa, si potrà partecipare al concorso con tre anni di servizio, conseguendo i CFU necessari per l’abilitazione, per poi essere assunti a tempo indeterminato dopo un periodo di prova.

Se vuoi diventare un Insegnante Tecnico Pratico ottimizzando i tempi in vista del 2025, puoi conseguire una laurea a distanza tramite le università online riconosciute dal Miur. Puoi iscriverti in qualsiasi momento e studiare comodamente da casa.

Per più informazioni e per trovare il corso di laurea online che fa per te, contatta gratuitamente i nostri consulenti compilando il form presente in pagina.

Concorsi per ITP: a quali bandi si può accedere?

Gli aspiranti insegnanti tecnico-pratici (ITP) possono partecipare a concorsi per la docenza nella scuola secondaria, banditi dal Ministero dell’Istruzione. Il prossimo concorso si svolgerà nel 2024 e richiederà un diploma specifico, con l’introduzione di nuovi requisiti nei futuri bandi. Le prove del concorso includono una valutazione scritta su conoscenze pedagogiche e tecniche, più un orale, che prevede una lezione simulata e una prova di inglese. I vincitori con abilitazione specifica saranno assunti a tempo indeterminato dopo un anno di prova, mentre gli altri a tempo determinato, con l’obiettivo di acquisire ulteriori crediti e abilitazioni.

Gli ITP possono anche partecipare ai concorsi per diventare insegnanti di sostegno, con l’attuale possibilità di accedere tramite diploma fino all’anno scolastico 2024/25, dopodiché sarà richiesta la laurea. Altre vie per l’insegnamento includono l’invio della domanda di Messa a Disposizione (MAD) e l’inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).

Per quanto riguarda l’invio della MAD (Messa a Disposizione), attualmente un diplomato ITP può candidarsi per insegnare inviando la MAD direttamente a una classe di concorso (anche se ripetiamo che dall’anno scolastico 2024/25 non basterà più il solo diploma). Con la MAD è possibile candidarsi a tutte le scuole desiderate in qualsiasi città raggiungibile.

Per la I fascia GPS, è necessario possedere un diploma ITP e l’abilitazione a una specifica classe di concorso. Per la II fascia, i requisiti includono un diploma ITP e 24 CFU, o il diploma ITP con abilitazione per un’altra classe di concorso. Chi è già in II fascia può aggiornare il proprio punteggio senza i 24 CFU. Si prevede che dal prossimo aggiornamento delle GPS, che si terrà durante l’anno scolastico 2023/24, sarà richiesta una laurea per i futuri ITP.

Corsi per aumentare il punteggio nelle graduatorie ITP

Per incrementare il punteggio nelle graduatorie scolastiche, gli ITP possono seguire corsi riconosciuti dal MIUR, come master, corsi di formazione e certificazioni. Nello specifico sono questi alcuni dei corsi che possono frequentare:

Ecco i corsi nel dettaglio:

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Oltre ai master quindi, che necessitano di una laurea triennale per l’accesso ai master di primo livello e di una laurea magistrale per quelli di secondo livello, esistono altri tipi di corsi disponibili anche per chi ha solo il diploma. Questi corsi sono particolarmente vantaggiosi per gli ITP che non possiedono una laurea ma desiderano migliorare la loro posizione nelle graduatorie GPS.

Se hai bisogno di aiuto per scegliere il corso che fa per te, contatta gratuitamente i nostri orientatori compilando il form che trovi in pagina.

Stipendio ITP: quanto guadagna?

Lo stipendio di un ITP per le 18 ore lavorative può variare ampiamente a seconda di numerosi fattori, che includono l’anzianità di servizio, la collocazione geografica, il tipo di contratto di lavoro, e l’istituto di appartenenza. Di base, per un ITP che inizia la sua carriera, lo stipendio mensile netto può partire da circa 1.400 euro. Questa cifra rappresenta un punto di partenza e può aumentare nel corso degli anni grazie agli scatti di anzianità, che sono incrementi salariali automatici dovuti al trascorrere del tempo nel servizio.

In aggiunta agli scatti di anzianità, possono contribuire all’aumento dello stipendio ulteriori fattori come il raggiungimento di specifiche qualifiche o specializzazioni, l’assunzione di responsabilità supplementari, o la partecipazione a progetti speciali che possono comportare bonus o altre forme di remunerazione aggiuntiva.

Dopo alcuni anni di servizio, lo stipendio di un Insegnante Tecnico Pratico può raggiungere i 2.000 euro netti al mese, soprattutto se ha accumulato esperienza e ha beneficiato di progressioni di carriera. Tuttavia, è importante sottolineare che tali stime sono indicative e possono variare notevolmente in base alle circostanze individuali e alle politiche salariali che possono differire da un istituto all’altro, nonché essere influenzate dalle normative e dai contratti collettivi nazionali vigenti nel settore dell’educazione.

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