Facoltà di Ostetricia: università, corsi di laurea, materie ed esami

La laurea in Ostetricia è rivolto a studenti che intendono diventare professionisti sanitari dell’area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica per svolgere con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e alla salvaguardia della salute individuale e collettiva, eseguendo le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili lavorativi, nonché dagli specifici codici deontologici ed usando metodologie di pianificazione per scopi dell’assistenza nell’età evolutiva, adulta e geriatrica.

Attualmente la facoltà di Ostetricia si può trovare sia nelle università statali, sia nelle università private, tuttavia non è disponibile negli atenei per via telematica. Capiremo insieme quali sono possibilità a disposizione nelle università italiane e non e qual è il funzionamento delle diverse classi di laurea.

Oltre ad illustrarvi le alternative disponibili, cercheremo di capire anche le materie che è possibile inserire nel piano di studi di Ostetricia, inoltre tutti gli sbocchi occupazionali in questo campo.

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In questa guida:

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Università di Ostetricia: tutti i corsi di laurea triennale e magistrale

La laurea in Ostetricia fa parte delle Professioni Sanitarie e necessita il raggiungimento delle competenze lavorative attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l’acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto professionale specifico di ogni profilo, così da assicurare, alla fine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le competenze di cui c’è bisogno e la loro immediata spendibilità nell’ambiente professionale.

Per potersi iscrivere ai corsi di laurea triennale, bisogna avere un diploma di scuola superiore. Invece, per accedere ai corsi di laurea magistrale, è necessario avere una laurea triennale in ingegneria o in una disciplina affine. Ora vediamo l’elenco con tutti i corsi di laurea triennale e i corsi di laurea magistrale in Ostetricia a disposizione nelle università italiane statali e non:

Facoltà di Ostetricia: le classi di laurea disponibili

L’università di Ostetricia ha sia corsi di laurea triennale, sia corsi di laurea magistrale. Per quanto riguarda la laurea triennale di Ostetricia si fa riferimento ad una classe di laurea: L/SNT1 – PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E PROFESSIONE SANITARIA OSTETRICA/O.

Chi si iscrive ai corsi afferenti la classe di laurea L/SNT1: Professioni Sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o deve avere di una adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da permettere sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi, anche in relazione al genere, che sono alla base dei processi fisiologici e patologici ai quali è rivolto il loro intervento preventivo, terapeutico, palliativo e complementare, sia alla massima integrazione con le altre professioni. Inoltre gli iscritti devono conoscere almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

Gli insegnamenti che si trovano nel piano di studi riguardano le Scienze propedeutiche, Scienze biomediche, Primo soccorso, Scienze Infermieristiche, Scienze ostetriche, Scienze infermieristiche pediatriche, Scienze Umane e psicopedagogiche, Scienze medico – chirurgiche, Prevenzione Servizi Sanitari e Radioprotezione, Interdisciplinari e cliniche, Management sanitario, Scienze interdisciplinari, Tirocinio differenziato per specifico profilo.

Per quanto riguarda, invece, la laurea magistrale in Ostetricia si può fare riferimento alla classe di laurea LM/SNT1 SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE. Chi si iscrive a corsi di laurea che fanno parte di questa classe sviluppa, anche a seguito dell’esperienza maturata attraverso una buona attività professionale, un approccio integrato ai problemi organizzativi e gestionali delle professioni sanitarie, qualificato dalla padronanza delle tecniche e delle procedure del management sanitario, nel rispetto delle loro ed altrui competenze. Le conoscenze metodologiche acquisite permettono ai futuri laureati anche di intervenire nei processi formativi e di ricerca peculiari degli ambiti suddetti.

Gli insegnamenti che si trovano nel piano di studi riguardano le Scienze infermieristiche, Scienz eostetriche, Scienze infermieristiche pediatriche, Scienze propedeutiche, Scienze biomediche, Scienze giuridiche ed economiche, Statistica ed epidemiologia, Scienze della prevenzione e servizi sanitari, Primo soccorso, Scienze del management sanitario, Scienze umane e psicopedgogiche, Scienze informatiche applicate alla gestione sanitaria, Scienze biologiche, mediche e chirurgiche, Dimensioni antropologiche pedagogiche e psicologiche, Tirocinio nei SSD di riferimento della classe.

Università di Ostetricia: gli Atenei Statali

Per entrare a far parte dell’università di Ostetricia è necessario superare una prova, visto che questa facoltà fa parte di quelle a numero programmato e quindi con test ostativo. Ricordiamo che il test di Professioni Sanitarie (che contiene al suo interno Ostetricia) al contrario di quanto succede per Medicina, per Veterinaria e per Architettura, è regolamentato dal MIUR solo in parte. Questo significa che sono le singole università a preparare i quesiti delle verifiche di Professioni Sanitarie e a gestire le graduatorie, seguendo però le indicazioni dettate dal Ministero dell’Istruzione attraverso il consueto bando per l’accesso programmato, insieme ai posti disponibili suddivisi per corso di laurea. In realtà ci sono alcuni atenei che potrebbero avere le stesse domande se scelgono di consultare i test Cineca. Oltre a ripassare materie come Biologia, Chimica, Fisica e Matematica bisogna stare attenti alle domande di cultura generale e di ragionamento logico. Se nel primo caso si tratta di insegnamenti in cui sono previsti degli argomenti specifici da studiare, nel secondo caso c’è sempre un po’ di fortuna a farla da padrona.

Allora qual è la migliore università di Ostetricia tra le università statali? Una risposta che possa accontentare tutti non esiste, in quanto ogni ateneo ha caratteristiche diverse dall’altro e questo fa sì che una facoltà può essere perfetta per uno studente e non esserlo per un altro.

Facoltà di Ostetricia nelle Università Private

La facoltà di Ostetricia è disponibile anche nelle università private: nel dettaglio si tratta di 3 atenei non statali che mettono a disposizione nella loro offerta formativa un corso di laurea magistrale. Stiamo parlando di:

• Università Cattolica
• Università San Raffaele di Milano
• Humanitas University

Questi atenei privati offrono solo di corsi di laurea magistrale in ostetricia, quindi articolati in 2 anni di corso, perciò per ottenere la laurea breve è necessario iscriversi ad un corso in una università pubblica. Ovviamente non è escluso che in futuro anche una di queste università private oppure anche altre possano inserire all’interno della propria offerta formativa un corso di laurea triennale.

Gli insegnamenti e gli esami sono gli stessi sia per le università pubbliche, sia per quelle private: ecco allora quali sono.

Laurea in Ostetricia: materie ed esami

Ora non resta che passare al piano di studio Ostetricia con le materie e gli esami a disposizione. Per quanto riguarda la laurea triennale ci sono le materie di base, caratterizzanti e complementari. Tra le materie di base del corso di laurea triennale in Ostetricia troviamo:

• Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
• Psicologia generale
• Statistica medica
• Storia della medicina
• Igiene generale e applicata
• Fisiologia
• Biologia applicata
• Microbiologia e microbiologia clinica
• Chirurgia generale
• Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche, Scienze infermieristiche ostetricoginecologiche

A questi vanno aggiunte le materie caratterizzanti nelle discipline che vi abbiamo elencato nei paragrafi precedenti per ottenere un totale di 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) per la discussione della laurea triennale. Particolare importanza, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, ce l’ha l’attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un professore che fa parte del più alto livello formativo previsto per ogni specifico profilo lavorativo e che corrisponde alle norme definite a livello europeo dove sono presenti.

Per la discussione della laurea specialistica, invece, sono 120 CFU (di cui 30 di tirocinio con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un professore che fa parte del più alto livello formativo previsto per ogni specifico profilo lavorativo) di ed ecco gli insegnamenti che tipicamente è possibile trovare:

1. Medicina interna
2. Neuropsichiatria infantile
3. Microbiologia e microbiologia clinica
4. Probabilità e statistica matematica
5. Metodi e didattiche delle attività motorie
6. Sociologia dei processi economici e del lavoro
7. Bioingegneria elettronica e informatica
8. Medicina fisica e riabilitativa
9. Sociologia dei processi culturali e comunicativi
10. Scienze infermieristiche ostetricoginecologiche

Prima di concludere vi illustreremo tutte le possibilità di trovare lavoro con la laurea di Ostetricia.

Cosa fare dopo la laurea in Ostetricia? Gli sbocchi lavorativi

Dove lavorare con la laurea in Ingegneria Biomedica? I principali sbocchi lavorativi della laurea in Ostetricia riguardano lavori in, cliniche e policlinici universitari, istituti, ambulatori e poliambulatori del Servizio Sanitario Nazionali, altri studi medici specialistici e poliambulatori, istruzione universitaria e post-universitaria, corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale, altre attività paramediche indipendenti. Tutto questo in regime di dipendenza o libero-professionale.

I futuri laureati sono operatori sanitari che gestiscono, come membri dell’équipe sanitaria, gli interventi assistenziali di loro competenza. Sono capaci di capire quali possono essere le situazioni potenzialmente patologiche che richiedono l’intervento medico e di praticare, in caso di bisogno, le relative misure di particolare emergenza. Le attività pratiche e di tirocinio si devono svolgere sia qualitativamente che quantitativamente, in applicazione delle relative norme dell’Unione Europea, in particolare lo standard formativo deve rispettare la direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali.

La figura dell’ostetrico è definita dal D.M. 740 del 1994. Come scritto nel decreto l’ostetrica/o è: “l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato”. Il titolo di studio triennale e magistrale sono abilitanti per esercitare la professione, quindi poi è solo obbligatorio iscriversi all’Albo A o B, rispettivamente con la laurea magistrale e con la laurea breve.

Con la sola laurea magistrale in Ostetricia è possibile accedere alle classi di concorso e perciò ottenere l’abilitazione per insegnare nelle scuole. Ecco tutte le classi di concorso a cui fare riferimento:

• A-15 (ex A002 A040 ) – Discipline sanitarie