Didattica a distanza scuole primarie: cosa sapere - StudentVille

Didattica a distanza scuole primarie: cosa sapere

Didattica a distanza scuole primarie: cosa sapere

Didattica a distanza scuole primarie: tutte le info

Da mesi ormai la scuola si svolge solo in modalità on line a causa dell’emergenza sanitaria provocata dal COVID-19 in Italia e nel resto del mondo. Una delle sfere che è stata maggiormente colpita è la scuola, in quanto si è dovuto chiudere tutto e si è dovuti passare alla didattica a distanza. Oggi vogliamo approfondire la DAD, così la chiamano i docenti, nelle scuole primarie per capire come si svolge e se vi sono regole da seguire. E’ molto importante che vi sia collaborazione da parte dei genitori e, soprattutto, dei bambini che non devono mai perdere lo stimolo e la curiosità di imparare.

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Didattica a distanza scuole primarie: come si svolge

Nonostante le scuole siano state chiuse, per cause di forza maggiore, la didattica deve proseguire, non si deve fermare perché i bambini e i ragazzi devono conservare saldo il diritto allo studio. Si è dovuti passare forzatamente alla didattica a distanza che si svolge on line e a cui sono presenti docenti e alunni. Non vi è una regola ben precisa, vi sono docenti che organizzano lezioni in contemporanea con tutta la classe, o a gruppi, e quelli che invece registrano dei video, li mandano ai bambini e poi assegnano compiti. La DAD ha messo a dura prova tutti, ma per il momento sta per finire, continuate a tenere duro insegnanti, alunni e genitori.

Didattica a distanza scuole primarie: le linee guida del Ministero

Il ministero si è espresso suggerendo qualche linea guida da seguire, ecco alcuni dei punti salienti: «Per la scuola primaria a seconda dell’età, occorre ricercare un giusto equilibrio tra attività didattiche a distanza e momenti di pausa, in modo da evitare i rischi derivanti da un’eccessiva permanenza davanti agli schermi. Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici. Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, senza spiegazione e contatto con l’insegnante, non va bene”. Queste linee guida risalgono al 17 marzo, in questi mesi tutti hanno sceso in campo il loro impegno cercando di dare il meglio nei limiti delle proprie responsabilità.

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