I sistemi di irrigazione dei campi sono sempre esistiti, da quando l’uomo ha iniziato a coltivare il suo cibo. Si tratta del sistema creato per portare l’acqua nel campo coltivato e portare ad ogni pianta la giusta quantità d’acqua. La modalità con cui si distribuisce l’acqua su un terreno dipende da alcuni aspetti importanti e non è di uguale quantità per tutte le piante.
Gli aspetti che interessano chi deve irrigare il suo campo, sono:
- disponibilità di acqua e la sua distanza dal campo
- il tipo di terreno (pianura, collina, montagna, vallate)
- tipo di coltura (ad es. le piante grasse non hanno bisogno di molta acqua)
Metodi di irrigazione
- Metodo di irrigazione per Sommersione (prevede la permanenza di una grande quantità di acqua sul terreno coltivato, per periodi più o meno lunghi, come ad esempio in aiuole).
- Metodo di irrigazione per Scorrimento (grandi prati o erbai che richiedono grandi quantità d’acqua)
- Metodo di irrigazione a Pioggia (tipica dei vivai, dove l’acqua viene spruzzata e quasi vaporizzata dall’alto).
- Metodo di Subirrigazione (sono sistemi molto costosi e moderni, e prevedono l’interramento delle tubature del sistema d’irrigazione)
Sistemi di irrigazione antichi
In tempi più antichi anche si sperimentavano sistemi d’irrigazione più rapidi e veloci. Ad esempio gli antichi Egizi sfruttavano le piene del fiume Nilo per un tipo d’irrigazione che richiedevano grandi quantità d’acqua. Più comunemente, fino a 60 anni fa, il modo più rapido per irrigare campi coltivati, di medie dimensioni, era tracciare un solco continuo, a “serpentino” che costeggiava ogni pianta. Il getto d’acqua era continuo finché la piccola trincea non fosse piena d’acqua.